Musica, Poesia, Danza, Arte, Conferenze Culturali e Meditazione, vi attendono in uno dei luoghi storici più belli della città: Villa Giulia sede del Museo Nazionale Etrusco.
Dopo 16 anni di successi in Val Borbera, in varie città Europee e negli Stati Uniti, il Festival è approdato a Roma lo scorso anno con un’edizione di grande successo che ha visto oltre mille partecipanti. Ritorna ora nella capitale con nuove sorprese per una seconda edizione tutta da scoprire.
Sahaja Yoga Italia aps e il TEV -Theatre of Eternal Values, con il patrocinio del II Municipio di Roma in collaborazione con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, organizzano la seconda edizione del Festival nella meravigliosa cornice dei giardini del museo.
Oltre 40 artisti provenienti da 15 nazioni diverse connessi dall’esperienza della meditazione che si fa anche strumento creativo, si alterneranno nei vari palchi presenti, donando al pubblico la possibilità di vivere uno spettacolo internazionale unico.
La danza classica indiana, performance di danza flamenco, concerti con band e solisti di musica folk, pop e classica, queste sono solo alcune delle possibilità che questo festival offrirà al pubblico.
Può l’arte essere strumento di un desiderio puro che unisce e trasforma?
Partecipare a questa edizione del festival darà l’opportunità al pubblico di portarsi a casa una risposta, vivendo e sperimentando l’arte e la meditazione attraverso i vari eventi proposti.
Culture Of The Spirit Festival non è solo un evento, è un’esperienza da vivere che crea connessioni ed integrazione. La leggerezza dello spettacolo unita alla profondità dello Spirito per una nuova modalità di vedere ed ascoltare. Un Festival aperto a tutti che invita a partecipare tutte le generazioni con spazi ed attività anche per i bambini. L’ingresso al festival è gratuito con biglietto di ingresso ai giardini museali (4euro).
Approda a Roma nel suo secondo allestimento la mostra d’arte “Desidera It All Stars Within”, reduce dal successo della stagione estiva nella prestigiosa sede di Palazzo Spinola, a Rocchetta Ligure. La mostra itinerante, durata più di un mese, ha ospitato 30 artisti provenienti da 15 diverse nazioni che, con le loro opere di diversa natura – pittorica, fotografica, scultorea, video – hanno dato vita a quest’evento unico per la varietà dei contenuti artistici ed il carattere internazionale.
In questa occasione, viene proposto un allestimento appositamente curato per gli incantevoli spazi del Ninfeo di Villa Giulia che con la sua sorgente diventa perfetta cornice per l’esperienza immersiva proposta. Opere pittoriche esposte nelle eleganti nicchie rinascimentali, una sala multimediale allestita nelle segrete del Ninfeo; 13 artisti internazionali connessi dal silenzio della meditazione che si fa voce nel colore, nella luce, nelle immagini.
Un viaggio interiore; un viaggio verso le stelle da cui proveniamo.
Il visitatore attraverserà l’alchimia dei paesaggi di Enrico Cano, la spiritualità degli orizzonti del Collettivo 48 e l’innocenza luminosa delle illustrazioni di Ben Morgan, nella sala di videoarte. Dal disegno gentile e aggraziato di Caterina Leggi, alla delicatezza delle figure della giovanissima Uma Hume, al colore vibrante e sferzante degli acquarelli di Ekaterina Maltseva, sarà possibile navigare tra le nicchie del Ninfeo e attingere alla preziosità del carattere di ogni stile.
Etienne Loyson esplora una matericità ricca e viva, mentre Elena Tagliati compone nei suoi mosaici visioni leggere e sognanti. Minuziosa e precisa è la complessa opera di Michael Falzoni, mentre l’opera di Sokol Peçi incarna in una dimensione cosmica il più potente mantra di protezione. Brigitte Saugstad presenta una brillante atmosfera cullata nel blu, mentre Rania Ezzat evoca un immaginario in cui la mente è libera da ogni pensiero. Infine Atelier Bahia realizza un’installazione sospesa e fruibile, chiedendo ai visitatori di lasciare un segno e condividere i propri sogni e desideri.
In programmazione pomeridiana, una performance di live painting dove Ekaterina Maltseva e il maestro Carlo Gizzi, fonderanno arte e musica accompagnando lo spettatore in un viaggio interiore, alla ricerca del proprio “INNERCODE”.
Domenica 20 ottobre dalle 10.30 alle 18 nell’area del Ninfeo all’interno dei Giardini di Villa Giulia sarà possibile visitare l’allestimento per Roma di “DeSidera. It All Stars Within”.
Nella splendida sala affrescata “Della Fortuna” studiosi di cultura occidentale e orientale (Mauro Cipullo, Duilio Cartocci, Lorenzo Ghirardi, Adriano Ercolani con la partecipazione della dottoressa Luana Toniolo, direttrice del museo) si alterneranno per mettere in luce l’evoluzione spirituale in connessione con la storia, la filosofia e la fisica quantistica e la possibilità di raggiungere nuovi livelli di consapevolezza e conoscenza del Sé.
La meditazione Sahaja Yoga si fa strumento di connessione ed integrazione partendo da tutti gli artisti presenti al Festival per arrivare al pubblico che potrà sperimentarla attraverso l’energia di ogni performance e con l’esperienza diretta nei vari momenti della manifestazione.
Durante tutta la giornata del Festival saranno sempre a disposizione del pubblico due aree per la meditazione, nei giardini e nell’emiciclo della Villa, appositamente allestite con operatori esperti.
Shri Mataji Nirmala Devi, ha iniziato la diffusione di Sahaja Yoga, la meditazione da Lei ideata, nel 1970 viaggiando instancabilmente per oltre 40 anni in tutto il mondo donando a chiunque lo desiderasse la possibilità di ottenere in modo spontaneo, “sahaj” appunto, la Realizzazione del Sé: il risveglio della propria Energia Kundalini e la sua connessione con l’Energia Onnipervadente.
Shri Mataji nella sua vita straordinaria ha sempre dato molta importanza alle arti: ha costituito accademie, scritto musiche, testi e poesie, diretto e composto alcune opere teatrali. Il Tev (Theatre of Eternal Values International aps-ets) ideatore del “Culture Of The Spirit Festival” è una compagnia teatrale internazionale fondata nel 1996, voluta e ispirata da Lei.
Sahaja Yoga è la meditazione praticata anche dagli artisti presenti al festival ed è diffusa gratuitamente in tutto il mondo dando la possibilità a chiunque lo desideri di sperimentarla.
“La base di tutta la creatività è l’amore. Se non c’è amore non c’è creatività.” – Shri Mataji Nirmala Devi
Continua per il secondo anno la collaborazione col Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.
Oltre al prestigio assoluto della cornice architettonica che il luogo offre, una vera e propria gemma dell’architettura manierista, la collaborazione con il museo nasce da una ragione profonda: le origini della spiritualità nella cultura etrusca in connessione con gli sviluppi della spiritualità nelle civiltà di oriente e occidente. Da questa consapevolezza, si va alla radice del valore universale di una cultura così misteriosa. Già lo scorso anno all’interno delle conferenze si è esplorata la connessione con la tradizione meditativa orientale, in un accostamento consapevole delle evidenti differenze, ma che ha rivelato anche sorprendenti vicinanze.
Quest’anno il tema è “DeSidera” e gli interventi ruoteranno al senso originario della parola: la contemplazione verso gli astri e l’essere umano come specchio, nella sua interiorità, dell’armonia cosmica.
Durante il Festival si alterneranno sui diversi palchi artisti da varie parti del mondo.
Grande varietà di generi, musica classica, flamenco, esibizioni di canto jazz, pop e lirico, danza indiana e contemporanea tutto nella meravigliosa cornice rinascimentale di Villa Giulia
L'Arte si fa strumento di un'energia pura che unisce e trasforma
Conferenze di arte, storia, filosofia e meditazione: la possibilità di un viaggio nella nostra evoluzione spirituale
Per tutta la durata dell’evento ci sarà un’area interamente dedicata alla meditazione Sahaja Yoga con laboratori e attività connesse alla conoscenza del nostro sistema sottile con operatori esperti per sperimentare insieme
Conoscere o ritornare a Villa Giulia sede del Museo Nazionale Etrusco, visitare i suoi meravigliosi giardini godendo di straordinari artisti, ascoltando e sperimentando la cultura dello Spirito
Leo Vertunni è un sitarista italiano di origine inglese. Si esibisce regolarmente in Europa e negli Stati Uniti e ha suonato anche in Messico, Colombia, Benin, Cina e India. Leo si è laureato in Storia e Civiltà Orientali presso l'Università di Bologna e ha conseguito un Master in Music Performance presso la SOAS University of London nel 2017. Dal 2019 è docente presso il Conservatorio "A. Pedrollo" di Vicenza
Manish Madankar, tablista d’eccezione, allievo ed erede di alcune fra le più grandi eccellenze musicali indiane: Sandesh Popatkar, esponente del Farukkabad Gharana, e con Pandit Yogesh Samsi. Si è esibito su "All India Radio" e attualmente è professore di tabla presso il Conservatorio A. Pedrollo di Vicenza (Italia) nel dipartimento di musica indiana.
Svolge attività concertistica che spazia dalla musica classica, etnica, jazz, moderna e d'improvvisazione con numerose e importanti collaborazioni, come pianista, compositore e direttore d'orchestra. È direttore musicale del TEV-INTERNATIONAL (Teatro dei Valori Eterni) e direttore della Divine Symphony Orchestra.
Victor Vertunni è un cantautore che dà vita ai testi poetici con la sua voce calda ed evocativa, incantando gli ascoltatori con una miscela di antica saggezza e musicalità.
Attrice, regista, autrice e teatroterapeuta. Monia è la direttrice artistica del Theatre of Eternal Values international la compagnia teatrale fondata nel 1996 ed ideatrice del “Culture Of The Spirit Festival”, nato in Italia nel 2008. Dopo 16 anni di edizioni in Val Borbera, in alcune città europee e nel mondo ha ora la sua 2° edizione a Roma. Come autrice, Monia ha adattato per il palcoscenico numerose opere come il Mahabharata, il Ramayana e la Divina Commedia. Dopo il successo dell'adattamento teatrale del romanzo storico di Maura Pizzorno, Caterina la Grande di Russia (prodotto dal Cantiere Simone Weil, Piacenza 2015), Monia nel 2016 ha intrapreso la scrittura di "Shakespeare's women", ad oggi in tour in tutta Europa. Altre sue opere sono state rappresentate al Festival Teatro e Oltre di Piacenza. Dal 2014 ad oggi collabora sul territorio piacentino con il Cantiere Simone Weil ed il gruppo di cui è regista e autrice “TevLab”.
Valeria Vespaziani è una danzatrice di Bharatanatyam che affascina il pubblico con la sua grazia e precisione. Fonde l'arte tradizionale indiana con il suo stile unico, creando spettacoli coinvolgenti che trascendono i confini.
Laura Ditta, cantautrice italo-russa, esordisce nella scena musicale milanese con influenze jazz forti. Il suo repertorio unisce tradizione jazz a elementi contemporanei, includendo composizioni originali.
Alessandro Martin, diplomato in Conservatorio Superiore di Chitarra Flamenco, studia per diversi anni con il Maestro Paco Peña e si forma a Jerez de la Frontera specializzandosi nelle modalità di accompagnamento al Cante e al Baile. Lavora a diversi progetti di commistione musicale in paesi come l’India, il Mexico, il Marocco o la Spagna. Collabora con il TEV da diversi anni.
Musicista di formazione classica, ha collaborato con diverse orchestre tra cui: l’Orchestra Bruni, la CM Orchestra, l’Orchestra Sinfonica di Asti, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, partecipando al 65° e 66° Festival di Sanremo. Collabora attivamente con il bassista e produttore Guido Guglielminetti. Dal 2019 ha iniziato una collaborazione con il cantante Ultimo accompagnandolo in tutti i suoi tour negli stadi d’Italia.
Akhila Pandit Italo-indiana, studentessa e cantautrice con la passione per la musica da quando era bambina. Ama unire generi e sonorità all’apparenza distanti tra loro, per poter creare qualcosa di nuovo. Gran parte della sua vita è stata influenzata dalla tradizione indiana, una tradizione che scorre anche nella sua arte.
Jeremy Clancy porta un mix unico di tradizione pop melodica britannica e la profondità senza tempo della narrazione mitica nella sua scrittura di canzoni. Traendo ispirazione da grandi come i Beatles, i Kinks e Nick Drake, la musica di Jeremy cattura l'intera gamma dell'esperienza umana, combinando energia vivace e gioiosa con momenti di profonda introspezione.
Oltre 25 anni di esperienza come ballerino professionista di Flamenco con le principali compagnie di danza in Europa, Sud America, Giappone, Cina e India. Il suo viaggio nella danza inizia in Italia, dove si è formato negli stili classico, moderno e contemporaneo, per poi specializzarsi in Flamenco e danza classica spagnola. Nelle sue esibizioni ogni movimento porta con sé un'intensità aggraziata ma potente che trascende i confini tradizionali del flamenco e offre al pubblico una performance che è profondamente personale ma universalmente risonante.
Qawwali Sisters è un gruppo internazionale composto da donne provenienti da varie parti del mondo. Tutte le componenti del gruppo sono unite dalla pratica meditativa e da un amore profondo per la musica Qawwali. Questa musica trova le sue origini nella tradizione islamica Sufi e aspira attraverso le sue vibrazioni ad avvicinare l’ascoltatore all’essenza e alla consapevolezza del Sé.
Vina è un musicista errante le cui melodie fluttuano tra culture e tradizioni. La sua musica, un'eco di Oriente e Occidente, fonde il blues indiano, iraniano, turco e africano, creando un ponte senza tempo attraverso i continenti. Vina cerca il suono nel silenzio, seguendo percorsi inesplorati, invitando gli ascoltatori in un viaggio che trascende confini e tempo. Il suo strumento preferito, il dotara, uno strumento a pizzico dell'Asia meridionale affine al sarod, aggiunge una trama ricca e risonante alle sue esplorazioni musicali.
Tommaso ha 17 anni e scrive canzoni da quando ne ha 15, ma solo qualche mese fa ha deciso di provare a fare sul serio e a condividere la sua musica. Suona la chitarra e il pianoforte, ed è alla ricerca di uno stile che sia semplice ma allo stesso tempo significativo, come nella sua prima canzone, che ha pubblicato il 26 Luglio, chiamata “Qui e Ora”. In questo momento sta per pubblicare “Changing” la sua prima canzone in inglese, con il supporto dei suoi amici e della famiglia, ma soprattutto dei suoi genitori e del padre compositore, il quale gli ha trasmesso la passione per la musica.
Cantante cantautrice, nata a Roma e cresciuta in Africa con la famiglia. Studia jazz e World music al prestigioso Conservatorio di Rotterdam, Olanda e da lì comincia una carriera sui palchi del Nord Europa, collaborando con grandi musicisti della scena musicale internazionale. La sua musica è continua “contaminazione” di stili e ritmi, il jazz, il Brasile, l’Africa, la musica francese e italiana d’autore, il folk anglosassone…Il tutto arricchito dalla ricerca sui testi, l’improvvisazione ritmica e melodica e la curiosità per i suoni elettronici.
Gianni Rossi, pavese di nascita, è un compositore/arrangiatore polistrumentista, che si è specializzato nel suono del “Brac”, uno strumento tradizionale a corde Balcano. Dopo un periodo vicino alla musica rock, in cui suona negli stessi circuiti musicali di gruppi come Marlene Kunz e Afterhours, si concentra sul Brac e sulla musica tradizionale Indiana e sull’improvvisazione, formando gli Open Circle con cui propone brani tradizionali indiani, "bhajans" in versione strumentale aprendosi alla spontanea improvvisazione durante le esibizioni dal vivo. Gianni Rossi collabora e suona con artisti internazionali è appena rientrato dal tour in Brasile con Anandita Basu, la meditazione Sahaja Yoga e gli insegnamenti di Shri Mataji sono parte integrante della sua vita.
Da quando si è trasferita in Italia nel 2002, Alexandra Maitland Hume è stata attiva nel teatro inglese e in produzioni internazionali. Artista versatile, attualmente interpreta Lady Macbeth nell'acclamata produzione Shakespeare's Women di Monia Giovannangeli, che è stato portato in tournée in tutta Europa. Oltre alla sua carriera di attrice, Alexandra è un'insegnante e una drammaterapeuta.
Emma Turley ha vinto una borsa di studio alla Royal Scottish Academy of Music and Drama di Glasgow, dove ha studiato violoncello. Dopo la laurea, il suo percorso musicale l'ha portata in India, dove ha esplorato la musicoterapia vocale sotto la guida del defunto Dr. Arun Apte. Da allora, ha insegnato violoncello, ha condotto laboratori musicali per bambini e ha girato l'Europa come violoncellista e cantante con il Theatre of Eternal Values, componendo per la loro produzione di Shakespeare's Women. Le collaborazioni di Emma con la Divine Symphony Orchestra includono esibizioni in produzioni come Breath of the Earth e The Garden of Love.
Magdalena Malec è un'artista concertista che ha ottenuto un grande successo internazionale. La sua competenza riguarda gli strumenti a tastiera storici, in particolare il clavicembalo, l'organo e i pianoforti antichi. Come solista, si è esibita in Europa, Canada e Israele e collabora regolarmente con ensemble e orchestre in diversi progetti musicali. Oltre alle sue attività concertistiche, ha contribuito accademicamente insegnando clavicembalo come assistente nella classe di Andrea Marcon dal 2015 al 2023 presso la Schola Cantorum Basiliensis in Svizzera. Nata a Varsavia, Magdalena ha studiato in Polonia, Finlandia, Italia e Svizzera, laureandosi con lode alla Schola Cantorum Basiliensis. Ha vinto numerosi premi in concorsi internazionali
Guido Di Laurenzi è un chitarrista classico. Ha effettuato registrazioni con i seguenti strumenti: balalaika, armonica a bocca, fisarmonica, chitarra classica, chitarra acustica, mohanveena,bansuri, flauto indigeno amazzonico,santur iraniano. Ha presentato 6 CD di sue composizioni , tra cui canzoni di diversi stili in vari idiomi e musica classica e semiclassica dell’India. Si è esibito in concerti e tour in America Latina ed Europa. Studia la chitarra indiana da oltre 6 anni con il maestro Gianni Ricchizzi. Pratica Sahaja Yoga da oltre 20 anni
Laureato in filosofia e architettura. Da quaranta anni approfondisce gli studi di filosofia e di meditazione. Ha presentato un centinaio di conferenze in tutto il mondo sull’argomento. Ha anche organizzato e partecipato a decine di conferenze con Shri Mataji, potendo rivolgerle domande e ricevendo risposte sui più differenti argomenti, attingendo così direttamente alla fonte della più autentica tradizione indiana. Questo gli ha permesso di gettare il ponte ideale fra scienza, filosofia e sapienza orientale.
Adriano Ercolani si occupa da venti anni dei rapporti tra cultura occidentale e orientale, alla luce dell'esperienza meditativa. Firma di testate come Il Fatto Quotidiano, Repubblica-XL e Linus, ha pubblicato diversi saggi sul tema tra cui: "Cielo interiore e guarigione", con Orlandi e Riccesi (Stamperia del Valentino) e "Quando finirà il Kali Yuga?" (Futuri). È relatore di festival culturali come Popsophia, Festa della Filosofia, Biennale Democrazia. Conduce il podcast sui simboli della spiritualità della Libreria Rotondi. Da poco è uscito per Edizioni Tlon il suo saggio "Introduzione alla meditazione", scritto assieme a Francesco D'Isa.
Autrice e conduttrice con esperienza in radio, tv e teatro. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo all’università di Roma La Sapienza e con un master in Professioni e Formati della Televisione e della Radio, conseguito presso l’università Roma Tre. Ha scritto e diretto spettacoli teatrali e curato la direzione artistica del festival indipendente di drammaturgia femminile Donna Mostra Donna. Attualmente lavora come autrice e conduttrice con Rai Radio2, dove conduce La Sveglia di Radio2. Ha collaborato con il gruppo RTL 102.5 e condotto L’Ultima Luna e il Rock Morning Week End su Radio Freccia. È autrice del saggio Rock’n’Soul, Storie di Musica e Spiritualità.
Mauro Cipullo nasce nel 1963 a Roma, dove inizia a praticare Sahaja Yoga nel novembre 1986 e si laurea in Scienze Naturali a luglio 1987. Lavora nel campo dell’informatica da più di 35 anni e da circa cinque sta approfondendo le connessioni tra il risveglio spirituale e alcuni principi della Fisica, per un libro in fase di ultimazione. L’incontro “Fisica della spiritualità e potere del desiderio” è frutto di questa ricerca e illustra, in maniera accessibile a tutti, come il desiderio puro sia la forza motrice indispensabile per condurre la consapevolezza umana verso una dimensione più elevata.
Laureato in matematica e manager nel campo dell’ingegneria dei sistemi IT, ha incontrato nel corso degli anni ottanta Shri Mataji Nirmala Devi e Sahaja Yoga. Questa esperienza ha rappresentato per lui una occasione incredibile per approfondire il rapporto tra scienza e spiritualità, cogliendo analogie e similitudini nel rappresentare una nuova visione del mondo in cui è evidente la presenza di un principio di Unità di tutte le cose che lega in maniera indissolubile uomo e natura.
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