Musica, Poesia, Danza, Arte, Conferenze Culturali, Workshop e Meditazione, vi attendono in uno dei luoghi storici più belli della città.
Dopo 17 anni di successi in Val Borbera, in varie città Europee e negli Stati Uniti, il Festival torna a Roma con la sua terza edizione, “Armonia Mundi”, in collaborazione con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, utilizzando i suoi straordinari spazi in un dialogo vivo tra passato e presente.
Dopo il grande successo delle due edizioni precedenti ritorna ora nella capitale con nuove sorprese, per una terza edizione tutta da scoprire.
Sahaja Yoga Italia aps e il TEV -Theatre of Eternal Values, con il patrocinio del II Municipio di Roma, organizzano la terza edizione del Festival nella meravigliosa cornice dei giardini del museo.
Oltre 40 artisti provenienti da 15 nazioni diverse connessi dall’esperienza della meditazione che si fa anche strumento creativo, si alterneranno nei vari palchi presenti, donando al pubblico la possibilità di vivere uno spettacolo internazionale unico.
La danza classica indiana, performance di danza flamenco, concerti con band e solisti di musica folk, pop e classica, queste sono solo alcune delle possibilità che questo festival offrirà al pubblico.
Può l’arte essere strumento di un desiderio puro che unisce e trasforma?
Partecipare a questa edizione del festival darà l’opportunità al pubblico di portarsi a casa una risposta, vivendo e sperimentando l’arte e la meditazione attraverso i vari eventi proposti.
Culture Of The Spirit Festival non è solo un evento, è un’esperienza da vivere che crea connessioni ed integrazione. La leggerezza dello spettacolo unita alla profondità dello Spirito per una nuova modalità di vedere ed ascoltare. Un Festival aperto a tutti che invita a partecipare tutte le generazioni con spazi ed attività anche per i bambini. L’ingresso al festival è gratuito con biglietto di ingresso ai giardini museali (4euro).
🌿 Workshop – Armonia Mundi
Un viaggio esperienziale per ritrovare l’equilibrio tra creatività, conoscenza e interiorità.
I workshop di questa edizione del Culture of the Spirit Festival aprono spazi di incontro tra arte, meditazione e antiche sapienze, invitando ogni partecipante a scoprire la propria armonia mundi.
DESCRIZIONE VARI WORKSHOP
🕊️ Sahaja Yoga – Armonia Mundi Experience
Un percorso immersivo e interattivo per arrivare a sperimentare la connessione con il proprio Sé attraverso la meditazione Sahaja Yoga. Un’esperienza semplice e profonda per risvegliare attraverso i sensi il desiderio di percepire e attivare l’energia vivente che unisce ogni essere umano all’universo che lo circonda.
🎨 Disegno maieutico – Linee e colori dell’anima
Nella suggestiva Sala della Fortuna, un laboratorio per esplorare la propria interiorità attraverso il linguaggio spontaneo del segno e del colore. Un’esperienza di ascolto e libertà creativa che nasce dal silenzio interiore.
🌺 Medicina ayurvedica e Sahaja Yoga – Esperienza e conoscenza
Sempre nella Sala della Fortuna, un incontro dedicato alla millenaria tradizione ayurvedica: un dialogo tra esperienza e sapere, per riscoprire l’armonia tra corpo, emozioni, mente e spirito.
🖌️ Opera collettiva – La grande tela dell’Armonia Mundi
Nell’area giardino-arena, un’opera aperta e condivisa: una grande tela che prenderà forma grazie al contributo di tutti, simbolo dell’unità e della bellezza che nasce dall’insieme delle diversità.
Nella splendida Sala affrescata della Fortuna si terranno incontri dedicati alla conoscenza e alla consapevolezza interiore.
La dottoressa Sujata Kenjale, esperta di medicina ayurvedica, e il filosofo Duilio Cartocci approfondiranno il legame tra Ayurveda e meditazione Sahaja Yoga, esplorando l’armonia tra corpo, mente, emozioni e spirito.
Un altro appuntamento sarà dedicato a “Sahaja Yoga: la percezione dell’Armonia Mundi attraverso la meditazione”, il matematico studioso di cultura orientale Lorenzo Ghirardi ci condurrà in un dialogo sulla dimensione sottile della realtà e sulla bellezza che si rivela nel silenzio interiore.
Nell’Emiciclo le Conversazioni musicali creeranno un ponte tra Oriente e Occidente: la conduttrice radiofonica di Rai Radio2 Noemi Serracini e il sitarista Leo Vertunni ci condurranno in un viaggio sonoro dove la musica classica indiana incontra quella occidentale, nell’universalità del linguaggio musicale.
Nel Giardino centrale, una conferenza sarà dedicata al significato della Cultura dello Spirito, come visione capace di unire arte, conoscenza e meditazione in un’unica esperienza di armonia.
La meditazione Sahaja Yoga si fa strumento di connessione ed integrazione partendo da tutti gli artisti presenti al Festival per arrivare al pubblico che potrà sperimentarla attraverso l’energia di ogni performance e con l’esperienza diretta nei vari momenti della manifestazione.
Durante tutta la giornata del Festival saranno sempre a disposizione del pubblico due aree per la meditazione, nei giardini e nell’emiciclo della Villa, appositamente allestite con operatori esperti.
Shri Mataji Nirmala Devi, ha iniziato la diffusione di Sahaja Yoga, la meditazione da Lei ideata, nel 1970 viaggiando instancabilmente per oltre 40 anni in tutto il mondo donando a chiunque lo desiderasse la possibilità di ottenere in modo spontaneo, “sahaj” appunto, la Realizzazione del Sé: il risveglio della propria Energia Kundalini e la sua connessione con l’Energia Onnipervadente.
Shri Mataji nella sua vita straordinaria ha sempre dato molta importanza alle arti: ha costituito accademie, scritto musiche, testi e poesie, diretto e composto alcune opere teatrali. Il Tev (Theatre of Eternal Values International aps-ets) ideatore del “Culture Of The Spirit Festival” è una compagnia teatrale internazionale fondata nel 1996, voluta e ispirata da Lei.
Sahaja Yoga è la meditazione praticata anche dagli artisti presenti al festival ed è diffusa gratuitamente in tutto il mondo dando la possibilità a chiunque lo desideri di sperimentarla.
“La base di tutta la creatività è l’amore. Se non c’è amore non c’è creatività.” – Shri Mataji Nirmala Devi
Prosegue per il terzo anno consecutivo la collaborazione con il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, prestigiosa sede che accoglie il Culture of the Spirit Festival all’interno della sua straordinaria cornice architettonica, una delle più raffinate espressioni del manierismo rinascimentale.
La partnership con il Museo nasce dal desiderio di valorizzare il legame profondo tra le origini della spiritualità nella cultura etrusca e gli sviluppi del pensiero interiore nelle civiltà d’Oriente e d’Occidente.
Dopo l’edizione 2024, dedicata al tema “DeSidera” e alla connessione simbolica tra l’uomo e il cosmo, il Festival 2025 propone il nuovo tema “Armonia Mundi”, dedicato alla ricerca di equilibrio tra creatività, conoscenza, interiorità e natura.
Un dialogo ideale tra antico e contemporaneo, arte e spiritualità, che trova in Villa Giulia un luogo d’incontro perfetto.
Durante il Festival si alterneranno sui diversi palchi artisti da varie parti del mondo.
Grande varietà di generi, musica classica, flamenco, esibizioni di canto jazz, pop e lirico, danza indiana e contemporanea tutto nella meravigliosa cornice rinascimentale di Villa Giulia
L'Arte si fa strumento di un'energia pura che unisce e trasforma
Conferenze di arte, storia, filosofia e meditazione: la possibilità di un viaggio nella nostra evoluzione spirituale
Per tutta la durata dell’evento ci sarà un’area interamente dedicata alla meditazione Sahaja Yoga con laboratori e attività connesse alla conoscenza del nostro sistema sottile con operatori esperti per sperimentare insieme
Conoscere o ritornare a Villa Giulia sede del Museo Nazionale Etrusco, visitare i suoi meravigliosi giardini godendo di straordinari artisti, ascoltando e sperimentando la cultura dello Spirito
Leo Vertunni è un sitarista italiano di origine inglese. Si esibisce regolarmente in Europa e negli Stati Uniti e ha suonato anche in Messico, Colombia, Benin, Cina e India. Leo si è laureato in Storia e Civiltà Orientali presso l'Università di Bologna e ha conseguito un Master in Music Performance presso la SOAS University of London nel 2017. Dal 2019 è docente presso il Conservatorio "A. Pedrollo" di Vicenza
Manish Madankar, tablista d’eccezione, allievo ed erede di alcune fra le più grandi eccellenze musicali indiane: Sandesh Popatkar, esponente del Farukkabad Gharana, e con Pandit Yogesh Samsi. Si è esibito su "All India Radio" e attualmente è professore di tabla presso il Conservatorio A. Pedrollo di Vicenza (Italia) nel dipartimento di musica indiana.
Svolge attività concertistica che spazia dalla musica classica, etnica, jazz, moderna e d'improvvisazione con numerose e importanti collaborazioni, come pianista, compositore e direttore d'orchestra. È direttore musicale del TEV-INTERNATIONAL (Teatro dei Valori Eterni) e direttore della Divine Symphony Orchestra.
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Victor Vertunni è un cantautore che dà vita ai testi poetici con la sua voce calda ed evocativa, incantando gli ascoltatori con una miscela di antica saggezza e musicalità.
Indialucia è un progetto musicale internazionale che fonde il flamenco con la musica classica indiana. Creato dal chitarrista Miguel Czachowski, il gruppo include musicisti da India, Polonia, Italia e Spagna, offrendo un dialogo musicale interculturale che unisce sitar, chitarra flamenca, tabla, jazz e danza. Con due album pluripremiati e tournée in oltre 30 paesi, Indialucia ha collaborato con grandi maestri come Vishwa Mohan Bhatt e L. Subramaniam. A Culture of the Spirit, ci accompagneranno in un viaggio tra ritmi coinvolgenti e spiritualità universale. Membri: Miguel Czachowski (chitarra), Leo Vertunni (sitar), Manish Madankar (tabla).
Anandita Basu è una delle voci più conosciute della musica Sufi e Qawwali. Originaria di Kolkata, India, ha portato la sua arte in oltre 30 paesi, collaborando con artisti internazionali e gruppi come Indialucia e Curupira Trio. Fondatrice della Fondazione Kalakendra, promuove la cultura indiana nel mondo. Direttrice, compositrice e docente di musica e danza, ha insegnato all'Università Javeriana di Bogotá. La sua Sahaja Sufi Music unisce spiritualità e suono in un’esperienza mistica e coinvolgente.
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Jeremy Clancy porta un mix unico di tradizione pop melodica britannica e la profondità senza tempo della narrazione mitica nella sua scrittura di canzoni. Traendo ispirazione da grandi come i Beatles, i Kinks e Nick Drake, la musica di Jeremy cattura l'intera gamma dell'esperienza umana, combinando energia vivace e gioiosa con momenti di profonda introspezione.
Akhila Pandit Italo-indiana, studentessa e cantautrice con la passione per la musica da quando era bambina. Ama unire generi e sonorità all’apparenza distanti tra loro, per poter creare qualcosa di nuovo. Gran parte della sua vita è stata influenzata dalla tradizione indiana, una tradizione che scorre anche nella sua arte.
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Attrice, regista, autrice e teatroterapeuta. Monia è la direttrice artistica del Theatre of Eternal Values international la compagnia teatrale fondata nel 1996 ed ideatrice del “Culture Of The Spirit Festival”, nato in Italia nel 2008. Dopo 16 anni di edizioni in Val Borbera, in alcune città europee e nel mondo ha ora la sua 2° edizione a Roma. Come autrice, Monia ha adattato per il palcoscenico numerose opere come il Mahabharata, il Ramayana e la Divina Commedia. Dopo il successo dell'adattamento teatrale del romanzo storico di Maura Pizzorno, Caterina la Grande di Russia (prodotto dal Cantiere Simone Weil, Piacenza 2015), Monia nel 2016 ha intrapreso la scrittura di "Shakespeare's women", ad oggi in tour in tutta Europa. Altre sue opere sono state rappresentate al Festival Teatro e Oltre di Piacenza. Dal 2014 ad oggi collabora sul territorio piacentino con il Cantiere Simone Weil ed il gruppo di cui è regista e autrice “TevLab”.
Valeria Vespaziani è una danzatrice di Bharatanatyam che affascina il pubblico con la sua grazia e precisione. Fonde l'arte tradizionale indiana con il suo stile unico, creando spettacoli coinvolgenti che trascendono i confini.
Musicista di formazione classica, ha collaborato con diverse orchestre tra cui: l’Orchestra Bruni, la CM Orchestra, l’Orchestra Sinfonica di Asti, l’Orchestra Sinfonica di Sanremo, partecipando al 65° e 66° Festival di Sanremo. Collabora attivamente con il bassista e produttore Guido Guglielminetti. Dal 2019 ha iniziato una collaborazione con il cantante Ultimo accompagnandolo in tutti i suoi tour negli stadi d’Italia.
Alessandro Martin, diplomato in Conservatorio Superiore di Chitarra Flamenco, studia per diversi anni con il Maestro Paco Peña e si forma a Jerez de la Frontera specializzandosi nelle modalità di accompagnamento al Cante e al Baile. Lavora a diversi progetti di commistione musicale in paesi come l’India, il Mexico, il Marocco o la Spagna. Collabora con il TEV da diversi anni.
Laura Ditta, cantautrice italo-russa, esordisce nella scena musicale milanese con influenze jazz forti. Il suo repertorio unisce tradizione jazz a elementi contemporanei, includendo composizioni originali.
Open Circle è una band internazionale che riunisce musicisti da Italia, India, Francia, Inghilterra e Belgio. La loro musica è una potente fusione di sonorità balcaniche, nord africane e indiane. Strumenti etnici come il brač, la dotara, la darbuka, il cajón e il djembe dialogano con chitarra e basso in un intreccio ritmico travolgente. Le loro performance sono un invito alla danza e alla trance musicale, con melodie ipnotiche che trascendono i confini culturali. Open Circle è un’esplosione di energia e multiculturalità, una celebrazione vibrante della musica come linguaggio universale.
Tommaso ha 17 anni e scrive canzoni da quando ne ha 15, ma solo qualche mese fa ha deciso di provare a fare sul serio e a condividere la sua musica. Suona la chitarra e il pianoforte, ed è alla ricerca di uno stile che sia semplice ma allo stesso tempo significativo, come nella sua prima canzone, che ha pubblicato il 26 Luglio, chiamata “Qui e Ora”. In questo momento sta per pubblicare “Changing” la sua prima canzone in inglese, con il supporto dei suoi amici e della famiglia, ma soprattutto dei suoi genitori e del padre compositore, il quale gli ha trasmesso la passione per la musica.
Gianni Rossi, pavese di nascita, è un compositore/arrangiatore polistrumentista, che si è specializzato nel suono del “Brac”, uno strumento tradizionale a corde Balcano. Dopo un periodo vicino alla musica rock, in cui suona negli stessi circuiti musicali di gruppi come Marlene Kunz e Afterhours, si concentra sul Brac e sulla musica tradizionale Indiana e sull’improvvisazione, formando gli Open Circle con cui propone brani tradizionali indiani, "bhajans" in versione strumentale aprendosi alla spontanea improvvisazione durante le esibizioni dal vivo. Gianni Rossi collabora e suona con artisti internazionali è appena rientrato dal tour in Brasile con Anandita Basu, la meditazione Sahaja Yoga e gli insegnamenti di Shri Mataji sono parte integrante della sua vita.
Da quando si è trasferita in Italia nel 2002, Alexandra Maitland Hume è stata attiva nel teatro inglese e in produzioni internazionali. Artista versatile, attualmente interpreta Lady Macbeth nell'acclamata produzione Shakespeare's Women di Monia Giovannangeli, che è stato portato in tournée in tutta Europa. Oltre alla sua carriera di attrice, Alexandra è un'insegnante e una drammaterapeuta.
Guido Di Laurenzi è un chitarrista classico. Ha effettuato registrazioni con i seguenti strumenti: balalaika, armonica a bocca, fisarmonica, chitarra classica, chitarra acustica, mohanveena,bansuri, flauto indigeno amazzonico,santur iraniano. Ha presentato 6 CD di sue composizioni , tra cui canzoni di diversi stili in vari idiomi e musica classica e semiclassica dell’India. Si è esibito in concerti e tour in America Latina ed Europa. Studia la chitarra indiana da oltre 6 anni con il maestro Gianni Ricchizzi. Pratica Sahaja Yoga da oltre 20 anni
Miguel Czachowski è chitarrista flamenco, compositore e fondatore del gruppo Indialucia. Polacco di origini, ha vissuto e insegnato in India, dove ha studiato il sitar. È docente universitario e pubblicista, con dottorato in musicologia. La sua musica fonde flamenco e tradizioni indiane con virtuosismo e originalità, conquistando pubblico e critica in oltre 30 paesi. Con Indialucia promuove un dialogo musicale che celebra l’unione tra culture e spiritualità sonora.
https://www.facebook.com/miguel.czachowski
http://www.instagram.com/miguel_czachowski
http://www.youtube.com/miguelcz
http://www.indialucia.com/
Fondato nel 2023 dal maestro Carlo Gizzi, il quintetto riunisce Matteo Rolando, Valeria Bisio, Teresa Song Todarello, Chiara Di Benedetto e Tiziano Gizzi. Un ensemble capace di esplorare sonorità che spaziano dal repertorio classico alle espressioni musicali più moderne.
Formata all'Accademia Nazionale di Danza di Roma nelle tecniche del balletto e della danza contemporanea, si avvicina alla danza classica indiana 25 anni fa, inizialmente nello stile Bharatanatyam e in seguito nel Kuchipudi. Tra i suoi guru ci sono stati Vijayanthi Kashi, Amarnath Ghosh e Saraswathi Rajatesh, con cui collabora tuttora. Si è esibita nell'ambito di diversi festival e manifestazioni dedicate alla cultura indiana e alla spiritualità. Nel 2012 è stata invitata al 3rd International Kuchipudi Dance Convention a Hyderabad, in India, dove ha presentato un lavoro sul teatro-danza Kuchipudi dal titolo "Satyabhama goes abroad".
Studia contrabbasso al Liceo Musicale di Alessandria con il Maestro Andrea Garombo e basso elettrico con il Maestro Luca Furfaro. Il suo stile spazia dal metal al rock fino alla musica etnica. Fondatore del gruppo Hard Rock Æterna, ha collaborato con numerosi artisti e formazioni tra cui Open Circle, Anandita Basu, Dhananjay Dhumal, Manish Madankar, Vilamba, Carlo Gizzi, Quintetto Narada e Tommaso Gizzi. Suona stabilmente con l’Orchestra Giovanile del Liceo Musicale di Alessandria, diretta dal Maestro Enrico Pesce.
Galyna Pyvovarova è una pianista nata a Mosca. Ha ricevuto la sua formazione musicale presso l’Istituto Musicale R. Glier di Kiev e si è successivamente diplomata all’Accademia Nazionale di Musica Tchaikovsky dell’Ucraina (Conservatorio Statale di Kiev). Per oltre quindici anni è stata docente presso l’Accademia Musicale di Kiev, dedicandosi all’insegnamento e alla formazione di giovani musicisti. Attualmente residente a Vienna, Galyna continua la sua intensa attività concertistica, partecipando a diversi progetti musicali e festival internazionali. Una delle sue collaborazioni più significative degli ultimi anni è il duo con il figlio, il sassofonista Anton Pyvovarov, incentrato sulle composizioni originali di quest’ultimo.
Anton Pyvovarov è un sassofonista ucraino con uno stile che abbraccia il jazz, la classica e la musica popolare. Inizia giovanissimo a suonare il sax, registrando il suo primo album a soli 19 anni. Dopo una borsa di studio per la New School di New York, studia con il leggendario Chico Hamilton. Attualmente vive in Austria, dove si dedica alla composizione per ensemble e media elettronici. I suoi lavori per Big Band hanno ricevuto importanti riconoscimenti internazionali.
https://soundcloud.com/antonjazzsax
https://antonpyvovarov.bandcamp.com/album/selected-works
Artista, architetto e insegnante nata a Novosibirsk, vive in Italia da oltre dieci anni. Dopo una carriera come architetto, ha fondato la scuola Watercolor Improvisation, dedicata alla libertà espressiva e alla scoperta interiore attraverso il colore. Le sue opere, realizzate con acquerello, olio e tecniche miste, esplorano il dialogo tra forma, luce e spontaneità. Ha esposto in più di trenta mostre collettive e tre personali in Italia e all’estero, ottenendo numerosi riconoscimenti, tra cui il 1° premio alla Triennale Internazionale Bulgara “WATERcolor & SPIRIT” e il 2° posto alla Biennale Internazionale di Delhi. Nel 2024 è stata nominata “Acquarellista dell’Anno” dalla Siberian Watercolor Society.
Laureato in filosofia e architettura. Da quaranta anni approfondisce gli studi di filosofia e di meditazione. Ha presentato un centinaio di conferenze in tutto il mondo sull’argomento. Ha anche organizzato e partecipato a decine di conferenze con Shri Mataji, potendo rivolgerle domande e ricevendo risposte sui più differenti argomenti, attingendo così direttamente alla fonte della più autentica tradizione indiana. Questo gli ha permesso di gettare il ponte ideale fra scienza, filosofia e sapienza orientale.
Autrice e conduttrice con esperienza in radio, tv e teatro. Laureata in Arti e Scienze dello Spettacolo all’università di Roma La Sapienza e con un master in Professioni e Formati della Televisione e della Radio, conseguito presso l’università Roma Tre. Ha scritto e diretto spettacoli teatrali e curato la direzione artistica del festival indipendente di drammaturgia femminile Donna Mostra Donna. Attualmente lavora come autrice e conduttrice con Rai Radio2, dove conduce La Sveglia di Radio2. Ha collaborato con il gruppo RTL 102.5 e condotto L’Ultima Luna e il Rock Morning Week End su Radio Freccia. È autrice del saggio Rock’n’Soul, Storie di Musica e Spiritualità.
Caterina Monaco (Firenze, 1972) ha un percorso che intreccia filosofia, giornalismo, arte e ricerca interiore. Dopo studi classici e filosofici a Roma e numerosi viaggi in India, Europa e America, approfondisce psicologia junghiana, danza-movimento terapia e pratiche meditative. Nel corso della sua ricerca artistica elabora il Disegno Maieutico™, un metodo artistico-terapeutico che unisce corpo, mente e spirito. Conduce workshop internazionali e nel 2026 inaugurerà la Scuola del Corpo Maieutico™. La sua ricerca pittorica attuale esplora l’identità femminile attraverso le generazioni.
https://drive.google.com/file/d/11A08BMu_KgGD_RHhUvDhdcXlJrpnbYdX/view?usp=sharing
http://www.angelistudios.com/
https://www.instagram.com/angeli.studios/
Sujata Kenjale Tommasi nasce nel 1973 a Satara nello stato indiano del Maharastra in una famiglia di medici specializzati in tutte le differenti scienze mediche: allopatica, omeopatica ed ayurvedica. Si laurea in ayurveda alla Shivaji University di Kolhapur nel 1995. Fin da giovane pratica Sahaja Yoga integrando queste conoscenze con il suo percorso di studi, ampliando la comprensione sull’interazione di corpo fisico, mentale e spirituale. Dopo anni di specializzazioni e ricerca presso importanti centri come l’Health Research Centre di Sahaja Yoga a Mumbai, Sujata si trasferisce in Italia con il marito di origini italiane. La Dott.ssa Kenjale gira tutto il mondo da quasi 30 anni, occupandosi di diffondere e promuovere un’innovativa cultura del benessere capace di conciliare medicina ayurvedica, moderno stile di vita e spiritualità.
Laureato in matematica e manager nel campo dell’ingegneria dei sistemi IT, ha incontrato nel corso degli anni ottanta Shri Mataji Nirmala Devi e Sahaja Yoga. Questa esperienza ha rappresentato per lui una occasione incredibile per approfondire il rapporto tra scienza e spiritualità, cogliendo analogie e similitudini nel rappresentare una nuova visione del mondo in cui è evidente la presenza di un principio di Unità di tutte le cose che lega in maniera indissolubile uomo e natura.
Adriano Ercolani si occupa da venti anni dei rapporti tra cultura occidentale e orientale, alla luce dell'esperienza meditativa. Firma di testate come Il Fatto Quotidiano, Repubblica-XL e Linus, ha pubblicato diversi saggi sul tema tra cui: "Cielo interiore e guarigione", con Orlandi e Riccesi (Stamperia del Valentino) e "Quando finirà il Kali Yuga?" (Futuri). È relatore di festival culturali come Popsophia, Festa della Filosofia, Biennale Democrazia. Conduce il podcast sui simboli della spiritualità della Libreria Rotondi. Da poco è uscito per Edizioni Tlon il suo saggio "Introduzione alla meditazione", scritto assieme a Francesco D'Isa.
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